Ocse: giovani italiani in fondo alla classifica per competenze
Ovviamente si tratta di dati medi (che sono quelli che distruggono la reputazione di un sistema paese al pari di quelli sulla criminalità), abbiamo numerose eccellenze accademiche e imprenditoriali in molti campi, peccato siano già fuori o in uscita dal bel paese
La minoranza capace e competente che rimane dovrà subire la dura legge fisica che dice che un treno viaggia alla velocità del suo vagone più lento. Inoltre l’ambiente che vi circonda condiziona il vostro modo di agire e di pensare e ancor di più impatta sul modello educativo dei vostri figli
A voi la scelta per essere Italiani di eccellenza a MALTA ma con lo stile MALTAway!!!
http://oecdeducationtoday.blogspot.com/2015/05/young-people-are-our-future-invest-in.html
I giovani italiani si trovano in fondo alla classifica Ocse sulle competenze spendibili nel mondo del lavoro, nonche’ a quelle sullo sviluppo di dette competenze e sulla loro promozione sul posto di lavoro. E’ lo sconfortante quadro che emerge dal rapporto dell’organizzazione di Parigi ‘Oecd skills outlook 2015′, dal quale l’Italia risulta inoltre ultima nell’area per integrazione dei giovani nel mondo del lavoro, in virtu’ del tasso di occupazione piu’ basso dell’area Ocse (52,8%) e il secondo maggior numero di ‘Neet’ (26,1%; fa peggio solo la Spagna con il 26,9%). Nei dettagli, i giovani italiani tra i 16 e i 29 anni arrivano terzultimi alle prove sulla padronanza delle abilita’ matematiche (257 punti, peggio solo Spagna e Usa) e ultimi in quelli per capacita’ di comprensione e stesura di testi scritti con 262 punti. Il podio di entrambe le classifiche e’ invece occupato da Finlandia, Olanda e Giappone. Cio’ sembra derivare dalla bassissima percentuale di persone che hanno proseguito gli studi dopo la scuola secondaria: appena il 22,7% delle persone tra 25 e 34 anni, percentuale che consegna all’Italia un altro umiliante ultimo posto